VOCI E SUSSURRI DAI CORRIDOI DELLA SPRAY.

sabato 6 febbraio 2010

Headphones




di Pier Francesco "Pif" Gallenga

In questo periodo mi sono dato alle spese in maniera più consistente che mai.

Saranno le festività appena passate o sarà la crisi economica che mi fa reagire in maniera stramba facendomi spendere più del dovuto ma resta il fatto che spendo e spando.

Negli ultimi giorni sono stato particolarmente impegnato a cercare informazioni per l’acquisto di un paio di Headphones professionali che rispondessero bene alle mie esigenze.

Inizio la mia ricerca in quel meraviglioso marasma di informazione che è la rete e per quasi due giorni mi ritrovo impegnato solamente nello scremare i siti che danno informazioni sommarie e cercano solo di vendere il proprio prodotto da quelli che invece danno informazioni serie e utili alla causa.


Alla fine di una settimana di ricerche mi sono sentito sconfortato dal risultato.

Tutte le mie forze si sono infrante contro un muro di pressapochismo e di informazioni rivolte soprattutto ad un pubblico di utenti, che sono user con il mezzo (le cuffie), ma per giocattoli come l’IPod o lettori Mp3 o comunque per un uso personale e non professionale.

Comunque, considerando la determinazione come una virtù che dà i suoi frutti, mi impegno e mi scervello per trovare una soluzione al problema:

devo comprarmi le cuffie e voglio il meglio che il mercato mi può offrire alle condizioni che io determino.


All’improvviso la folgorazione, perché non sfruttare la rete di conoscenze nell’ambito dell’audio professionale e chiedere un po’ in giro cosa ne pensano i miei stimati colleghi.

Armato di pazienza e buona volontà ho contattato tramite la rete (che in quanto alla riduzione delle distanze e alla facilità nel connessione tra persone centra in pieno il suo obiettivo) tutti coloro che hanno a che fare con questo lavoro e che in qualche modo hanno avuto la possibilità di interfacciarsi con me nel giro degli anni; li ho informati del mio problema, restringendo il campo di scelta a 5 o 6 tipi di cuffie e dando anche dei parametri di giudizio confidando nella esperienza di ognuno

Il risultato, eccolo....


Domanda:

Mi devo comprare le cuffie...
E mica è facile!!!


Scelta tra:
1) Altec Etymotic ER-4P MicroPro
2) Koss KSC75
3) Sennheiser HD 600
4) SENNHEISER CX 300
5) Grado IGrado
6)Akg K271 o K701

Parametri di scelta:
1) Qualità nella riproduzione audio
2) Portabilità
3) Estetica
4) Costo


Risposte:


Cesare Sampognaro (Melaesse Studio)


Dipende dall'uso che ne devi fare: Live o studio???
Studio: AKG K271 Monitor
Live: Sony MDR7506/MDR7509
Rispondono, ognuno nella loro categoria al meglio dei parametri da te evidenziati...
Ciao..


Domenico Pulsinelli (Miciomaos Studio)


perchè vuoi un paio di cuffie?
tu cosa vorresti da un paio di cuffie?!?!?!

decisamente......
e ancor prima "chiuse o semichiuse?!?!?!?"


Davide Lombardi (Free Lance)


per me solo SONY...
se no andrei per le Sennheiser..
credo che per il live queste due siano le migliori..anche considerando il costo e la portabilità....akg non mi piacciono..le altre sinceramente le ho viste di rado on the road...!
stammi bene!


Perez (Free Lance)

Ciao,
se proprio ti devo dire io non sceglierei neanche una di queste!!!
Cioè... se per qualità dell'audio intendi dire come fedeltà di riferimento per fare dei lavori seri allora prova le BeyerDynamics... quelle con la parte esterna un po' pelosa... sono molto fedeli e si usano per i mix.
Altrimenti sono parecchio buone e usate anche nei live le Sony (le 06 oppure le 09... ma quest'ultime sono chiuse e grosse... si usano per i batteristi per non far sentire il click nei microfoni).
Come cuffie walkman... insomma io uso le Philips (quelle bianche)… costo 5 euro e spaccano tutto.


Cipo (Free Lance)

niente forum.
Sony MDR-7506.
ciao.


Andrea Di Giambattista (Free Lance)

Attualmente sto usando le 240 akg anche se insomma.... cmq il discorso è identico alle nearfield se ti abitui a quel sound non ci sono cazzi.


Daniele Giansante (Free Lance)


Nella tua lista ci sono modelli di cuffie pensati ed ideati per un mercato molto consumer, legato all'ascolto della musica su riproduttori musicali quali iPod e simili.

C'è da dire anche che questi modelli di cuffie sono stilosissimi, quindi soddisferebbero alla grande il tuo parametro di scelta numero 3, ma non vorrei che questa eccessiva cura del design e il costo alla fin fine contenuto vada ad incidere su un fattore che non interessa mai a nessuno ma che a noi sta tanto a cuore...la fedeltà!
Posso però senz'altro darti il mio parere positivo sulle K271 di AKG... Le ho sentite e sono rimasto abbastanza colpito… Sinceramente non mi aspettavo da una cuffia che alla fine costa pure poco, un risultato simile.

Per quanto riguarda le Sennheiser HD600 sono delle cuffie stimatissime, ma forse non sono proprio l'ideale per lavorare...
..Io.. Nel mio piccolo, posso dirti che ho comprato delle cuffie in ear-monitor SCL3 della SHURE e penso di aver fatto un ottimo acquisto. L'ascolto è molto fermo e preciso e nel mix riesci a renderti bene conto di quello che stai cambiando di quel suono riuscendo così a fare anche delle modifiche minime, ma essenziali.

Il prezzo è accessibilissimo se pensiamo che è comunque uno strumento per lavorare!!
Concludendo il mio parere è:
In Ear-Monitor: SHURE SCL3 circa 180€ Iva incl. su Internet
Headphones : AKG K271 circa 120€ Iva incl. su internet
Ciao Piffen!!!!!


Willy Antico (Shut up! Music)


...sicuramente tra le scelte è obbligatorio mettere sul piedistallo:
- Sennheiser hd600
- Akg serie k
- Beyerdinamic dt 770 oppure 880 (queste ultime due secondo me le migliori)
Naturalmente se le trovi sono ottimissime le Sony mdr7506 ke si rikiudono e sono semiaperte e hanno un suono ancora molto moderno.
Il problema delle cuffie è ke vanno provate perkè l'ascolto sovraurale è veramente personale, molto più dell'ascolto di monitor nearfield.
le Beyer mancano un po’ di medie, però sono molto morbide, le Sony sono molto brillanti sulle medio alte, con dei bassi non proprio frenatissimi.
le Akg le ho sentite solo in fiera e mi sembrano buone, il timbro proprio non me lo ricordo.
Sennheiser fanno sempre parte della fascia alta ma sono così particolari ke vanno comunque ascoltate.

Te la butto lì:

se ti servono delle cuffie solo per ascolto di piacere e non solo lavorativo, prova le Bose con il controllo della riduzione del rumore, io le ho provate all'Apple Store di Londra e poi me le sono andate a risentire in quello di Roma e mi sono letteralmente innamorato!
Fammi sapere cosa comprerai.


Maurizio Lattanzio (Spray Records)


Se devi sentire musica comprati 2 casse.

Se ci devi lavorare Live (suppongo), fra quelle provate mi sembrano vincenti le Sony MDR7506, non per la loro qualità audio ma perchè fanno quello che devono fare.



Conclusione:

Innanzitutto vorrei ringraziare tutti coloro che hanno trovato il tempo di rispondermi e darmi le loro opinioni in maniera del tutto amichevole e disinteressata rendendomi un grandissimo favore.

In secondo luogo la considerazione più importante da fare a proposito è che, come è giusto e sacrosanto che sia, le opinioni divergono molto a seconda delle esperienze personali e delle necessità, ma nonostante tutto si assestano nella maggior parte dei casi in una linea comune che porta ad una restrizione del campo a pochi modelli e marche definendo quelli che sono i parametri per una scelta corretta ed ideale di un mezzo lavorativo come possono essere le cuffie prese in questo caso a riferimento.


I parametri di qualità della riproduzione audio, della fedeltà dell’ascolto predominano in qualsiasi caso la classifica di necessità, aprendo un primo dibattito su quelli che poi incidono definitivamente su un qualsiasi acquisto, sia in campo musicale che in altro, ovvero il gusto soggettivo e il tipo di ascolto che ognuno si è creato negli anni.


In seconda istanza prende il sopravvento un parametro che mi ha piacevolmente sorpreso, ovvero la destinazione d’uso.

Secondo l’uso che se ne deve fare si opta per un tipo o per un altro, scegliendo una volta una riproduzione più accurata, oppure altre volte una riproduzione più spostata verso parametri decisivi come, ad esempio, il range di frequenze della voce (la sopradetta mediosità) o la resistenza alle altre pressioni sonore.

La regola comunque presuppone uno studio accurato con prove e controprove, perizie e controperizie sul campo e in modo teorico, l’uso di consigli e suggerimenti e, soprattutto il proprio personale gusto che è, e rimane, il giudice e l’arbitro unico delle nostre scelte, confermando ancora una volta che non esiste (almeno in questo mondo) uno standard che rimanga tale per molto.

Questo è dovuto, a mio parere, al fattore artistico che è prevalente nella materia che trattiamo, ovvero la musica.

Cambiare le regole e cambiare i modi di approccio al lavoro, quindi rimanere il più liberi di esplorare possibili nuovi orizzonti, da linfa vitale alla ricerca della migliore condizione lavorativa possibile.

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